Desiderio
Eccomi.
Davanti la mia tela bianca.
Cosa faccio, scrivo, disegno, dipingo, la taglio… la mangio?
Alla fine, posso farne ciò che voglio. Se la guardo intensamente, è così bianca da costringermi a chiudere gli occhi, come se dovessi scrutare una bella visione all’orizzonte.
Ma questa tela bianca, pura, candida, è qua davanti a me. Aspetta solo me per accettare il suo destino. Ciò che diventerà non è che non le interessa, semplicemente non può deciderlo… È solo una tela.
Una bella tela, grande, accogliente, bianca.
Davvero devo essere io a rovinarla?
Davvero devo essere io a prendermi questa responsabilità?
Ma come io? Mi tremano già le mani! Guarda guarda, mi cade il pennello.
* Lascia cadere il pennello *
Vedi? Vedi?! Figurati io non so decidere cosa mangiare a pranzo e devo decidere del destino di una così splendida tela?! Non posso non sono capace, lo vedi anche tu… Non ne ho le capacità, sono solo un buono a nulla come diceva sempre mio padre, sono solo uno scemo buono a nulla che si crede un artista, ma sono solo un fallito, un decerebrato che vive nel mondo dei sogni e della fantasia che insegue un sogno troppo grande per un essere senza significato come me… Che cosa valgo?
Valgo davvero qualcosa…?
disperazione
depressione
altro..?
Cosa? Ma cosa stai dicendo, Tela? Sei tu che mi hai scelto? In che senso ci siamo scelti a vicenda?
Ah, ho capito, tu pensi che l’ordine delle cose abbia portato al nostro incontro in questo luogo ed in questo momento perchè era scritto nel nostro destino, l’Immutabile Destino?
No? In che senso più sottile?
Si si sono d’accordo con te, il destino immutabile è una concezione umana. Però non capisco il confine tra fortuna, destino e volontà. Se Fortuna e Destino possono essere visti che due facce della stessa moneta, fin dove si spinge il mare della Volontà personale? Se per fortuna o per destino io e te ci siamo incontrati, quanto ha influito la mia Volontà di continuare ciò che ritengo la mia strada, anche contro il pensiero di tutti, sopra tutti di chi voglio bene. Il mio Impegno non può essere sottovalutato, neanche al cospetto dell’ordine delle cose.
Certo che la mia volontà, il mio impegno, la mia costanza hanno influito sul percorso della mia vita, che sta permeando adesso in questo attimo di pura Libertà.
È grazie a Me che sono davanti a Tela bianca, libero di poter mettere qualsiasi cosa io voglia su di essa. Sono libero di creare ciò che più mi piace. Potrei anche presentarla come una tela bianca e mettere chissà quale tipo di descrizione, qualche folle potrebbe pure darmi del genio. Oppure potrei mettere così tanti colori dentro da creare il Nero, ciò di cui tutti hanno paura. Quel nero dentro noi stessi che ci porta a vedere e credere che tutto sia così, vorticoso e caotico dentro un grosso buco nero che ci risucchia dentro noi stessi. Penso che l’unico modo per non farsi risucchiare sia riempire quel magnetismo con qualcos’altro; il vuoto non esiste, il vuoto va colmato.
Si lo so Tela, è proprio questa la cosa difficile, riempire quel vuoto con qualcosa di bello; o perlomeno costruttivo. Per quanto sia facile, paradossalmente ho la stessa difficoltà che ho a riempire te. La consapevolezza di poter fare ciò che voglio mi lascia disarmato, senza parole, senza pensieri… Non sono abituato, non mi è stato mai concesso il lusso di pensare con la mia testa, anzi un cervello pensante è difficile da gestire, meglio tarpargli le ali. E quando sono qui, davanti alla Libertà, l’unica scelta che prendo è quella di non scegliere.
Però no, in questo momento voglio Creare.
Magari una tela nera la farò in futuro, ma dubito.