Ciclone

Oh cavolo, questa volta è più grande del solito. Ogni volta che torna, è sempre più imponente e difficile da gestire. È come se le esperienze della vita rifocillassero Ciclone con il loro gustoso carico di malessere… Così, su due piedi, mi verrebbe da dire che anche la mia impressione e la mia percezione rendano Ciclone più grande di quanto in realtà non sia.

Ma non ne sono sicuro.

Fattostà che devo provare di nuovo a calmarlo, questo tifone emotivo sta soffiando talmente forte da spazzare via la tranquillità del mio piano mentale. Emotivo e mentale si sà che sono intrecciati come un cesto di vimini, la mia bravura deve farli lavorare insieme ma come singole entità. Altrimenti Ciclone mi porterà via come il canto di una sirena nera.

Però… però ogni volta che calmo Ciclone, lui prima o poi torna, come una malattia di cui si curano i sintomi e non la causa. Dovrei quindi…

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Devo trovare la causa!

E come faccio a trovare la causa? Mi sa che devo guardare dentro me stesso, non ho altra scelta. Devo accettare i miei errori, i miei sbagli e le mie inadeguatezze e solamente così potrò trasformare il distruttivo in costruttivo!
Cavolo, la fai facile… Non ho voglia di analizzare me stesso, non sono pronto a prendermi le mie responsabilità, non sono abbastanza forte per convivere coi miei fallimenti. È così facile giudicare gli altri e vedere cosa non va in loro, perchè devo essere io quello a valutare se stesso? Solo perchè ogni parola detta sugli altri è in realtà un giudizio che stiamo dando a noi stessi?! Mi sembra una… cavolo, mi sembra una cosa intelligente, come ho fatto a dirla io?
È vero però, mi ero già reso conto che mi viene facile vedere i miei difetti negli altri e giudicarli in base a quelli, sono difetti che conosco talmente bene da poter prevedere anche le loro azioni. Perchè sono i miei, porca miseria.

Ciclone vortica più forte

Si eddai ci manchi solo tu! Grrr, forse sto sbagliando qualcosa… Su cosa dovrei concentrarmi? Ma più che altro, su cosa ho realmente potere? … Oltre me stesso, nulla. E partiamo da qua.

** Tre respiri profondi **
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** Possiamo iniziare **

Ok sentiamo cosa mi dice il corpo…: sta bene, mi tira leggermente la fascia lombare, ho un dolorino al ginocchio destro ma nulla di che, a parte il cuore che romba appena vedo e visualizzo Ciclone.
Adesso placo le emozioni, come un lago calmo in un giorno d’estate in cui il sole illumina il mondo. Il paesaggio si specchia in quelle acque limpide ed immobili, che ricordano uno scoglio in mezzo alla tempesta.
Il cielo è terso, sereno, come il mio piano mentale. Le nuvole di pensieri distruttivi sono andate via sulle ali del vento della consapevolezza. Giusto in tempo per decorare il cielo con questi pensieri nuovi e puri.
Ed ora la parte più difficile e divertente… È ora di buttarmi dentro me stesso, senza giudizio e preconcetti, senza nozioni e conoscenze, lasciando perdere la mente concreta ed affidandomi solamente alla mente intuitiva.  Alcuni dicono che in questo modo ci si possa unire alla propria anima e completarsi, riuscendo a cogliere l’essenza del Sè. Bah, chi legge cosa scrivo sà che ho altri interessi, è solo che mi diverte essere bianco e puro come la Luce. E adesso voglio intuire come Essere.
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Oooookkeeeeyyy………
Ci sono, posso affrontare Ciclone!

** Si gira, coprendosi gli occhi dal sole **

Ma… Dov’è ciclone?

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